La sconfitta casalinga di ieri contro la Lazio ha spinto il Livorno in Serie B. La retrocessione non è matematica, anche se servirà una vera e propria impresa ai toscani che nelle ultime tre gare di campionato sfideranno Udinese, Fiorentina e Parma.
I tifosi amaranto evidentemente lo sanno e ieri alla fine della partita persa 2-0 hanno espresso la loro amarezza. Stando a quanto raccontato dal quotidiano La Nazione, all’uscita dallo stadio la squadra, scortata dalle forze dell’ordine, è stata accerchiata da un foltissimo gruppo di tifosi che avevano chiesto di incontrare tecnico e giocatori. In quel momento qualcuno ha sferrato uno schiaffo al Paulinho, il giocatore simbolo del Livorno, protagonista assoluto della cavalcata che lo scorso anno ha portato la squadra in Serie A. Un gesto violento, che per fortuna non ha generato reazioni particolari, visto che la tensione si è spenta poco dopo.
Infatti il centravanti comunque avrebbe fatto in tempo a divincolarsi, evitando così il contatto con la mano di un tifoso. A confermarlo è stato il diretto interessato su Twitter stamattina.
Buongiorno!!
Mi dispiace per tutta questa situazione!
Il gesto è stato ma non mi è presso.
Aldilà di questo,siamo ancora vivi. Forza!
— Paulinho (@Paulo28yann) 28 Aprile 2014
Nel tweet l’attaccante brasiliano 28enne, quest’anno autore di 13 reti, di cui tre su calcio di rigore e su un totale di 36 realizzate dalla squadra, ha provato a caricare ancora una volta l’ambiente, assicurando di essere “ancora vivi”. Sta di fatto che se stasera il Sassuolo non riuscirà a conquistare nemmeno un punto contro la Juventus, il distacco in classifica tra penultima (Livorno) e terzultima (Sassuolo) sarà di 3 lunghezze. In caso di exploit degli uomini di Di Francesco però la rimonta diventerebbe davvero proibitiva.
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